Il sito “PANTAREI” è nato nel 2001 su idea di Silvia Crupano (allora al III anno di liceo) per dare visibilità ai testi e alle attività di un gruppo di suoi maestri, fra i quali Massimo Cacciari, Umberto Curi, Sergio Givone, Giacomo Marramao e Aldo Masullo. Inoltre, il sito offriva ai visitatori una ricca selezione di appuntamenti culturali (conferenze, presentazioni, convegni, seminari, festival e rassegne) altrimenti ignoti o dispersi nel nascente maremagnum di internet.
Con quasi 400 testi a firma degli autori e oltre 200 fotografie, Pantarei si distinse subito come un unicum nel panorama dell’informazione digitale e continuò a crescere seguendo il percorso di studi della fondatrice. Col tempo si aggiunsero infatti altri maestri, un andirivieni di ospiti e collaborazioni, e il sito raggiunse i primissimi posti nelle ricerche Google dirette o indirette.
Purtroppo nel maggio 2012, a causa di ripetuti attacchi di hacker, si è reso necessario andare offline, allo scopo di tutelare i contenuti del sito e la sicurezza del server. Di lì a poco è stata aperta la pagina facebook di Pantarei (che oggi conta quasi 20.000 fan), per mantenere una continuità e proseguire nella divulgazione filosofica di eventi, testi e immagini.
Nel frattempo “Pantarei” è stato riprogettato in chiave ancor più multimediale e dinamica e si è arricchito di una piccola ma appassionata squadra, che ne animerà i contenuti e la gestione organizzativa.
Cos’è Pantarei oggi e cosa ambisce a diventare domani? Anzitutto, secondo il nostro adagio “Tutto scorre, nulla si perde”, è essenziale mantenerci fedeli all’ispirazione originaria e alla passione che l’ha alimentata in questi 13 anni.
Nel fluire del tempo, alcuni amici e mentori hanno proseguito su altre strade e nuovi si sono aggiunti al percorso, in un filosofico mutamento che Pantarei ha seguito e incarnato con perseveranza. Ancora oggi dunque, il sito è una vetrina di eventi e di filosofi (ma non solo…vedrete!), impreziosita da un vasto archivio di testi e foto e da una nuova sezione dedicata ai video (interviste e conferenze integrali). Naturalmente in piena armonia con l’attuale “epoca 2.0”, quindi presente e attivo su Facebook, Twitter, YouTube e Flickr.
Ma Pantarei oggi è anche un piccolo laboratorio di blogging umanistico (due filosofi, un’editrice e una giornalista professionista) e di rassegna stampa – nei limiti di quanto consentito da leggi sempre più severe e, a nostro parere, limitanti (nel non offrire alternative ai comportamenti comprensibilmente vietati ma nondimeno utili alla diffusione e promozione della cultura).
Infine, Pantarei è un fornitore di servizi editoriali… a livello e a prezzi amatoriali ma con impegno professionale! Traduzioni, impaginazioni, trascrizioni, registrazioni audio/video di eventi, comunicazione: attività che tutti noi abbiamo già svolto per amici, professori, datori di lavoro, per le nostre stesse ricerche. Così abbiamo pensato di metterci al servizio di chi ha bisogno ma non può permettersi di pagare dei “professionisti”.
E per il futuro? Beh, nel nostro nome è scritto un destino: “Pantarei”! Di certo quindi vorremo ampliare e perfezionare il raggio d’azione. Ad esempio diventando anche un’Associazione culturale e – perché no, chissà – una piccola casa editrice digitale/print on demand, ma anche organizzando eventi tutti nostri e accogliendo nuovi maestri, nuovi collaboratori e nuove sezioni nel sito.
Seguiteci e scopriamolo insieme!
Medaglia d’oro alla X Olimpiade di Filosofia (Tokyo), due monografie e vari articoli all’attivo, sa che tante altre pagine l’attendono e che in un’epoca di assordanti rumori di fondo la riflessione e il racconto sono arti indispensabili. Da brava filosofa, non possiede risposte ma solo domande: come uniche ricette propone quelle dei suoi gustosi manicaretti durante i simposi con amici e maestri.
Inguaribile amante dei gatti, di Wilde e di Shakespeare, inseparabile dalla sua biblioteca in espansione, gioca a biliardo, adora “rubare” scatti e riprese di attimi fuggenti e si considera una discreta nerd. Appena può fugge su spiagge deserte…
Come molti nati nella generazione del precariato, cerca di sbarcare il lunario con quel che si trova: la sua idea di pensiero concreto nasce anche dall’esperienza nei lavori più disparati (dalla ristorazione all’edilizia, dall’insegnamento all’editoria) e dall’esplorazione sociale degli ambienti più improbabili.
Metafisico ma non troppo e ottimo cuoco, si mantiene sano di mente coltivando l’insana passione per i giochi al computer (fantasy, storici, di ruolo), secondo la massima filosofica per cui il Gioco è attività serissima e formativa.
Se ogni tanto sparisce è perché si trova in carcere. Non ancora per reati. Né solo per nevrosi. Ma perché crede molto in un progetto che si chiama Gruppo della Trasgressione a cui partecipano detenuti e liberi cittadini dentro e fuori dalle carceri milanesi.
“Primula Rossa” è lo spazio che Sofia si dà per ripalesarsi dopo più o meno lunghi periodi di assenza.
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